L'opera d'arte è un frammento di natura visto attraverso un temperamento.
E. Zola
Dalla specializzazione in Tecnica d’Incisione e Arti grafiche alle collaborazioni con le più grandi case di moda internazionali come designer tessile, fino alla realizzazione di monumentali dipinti digitali e di quadri/sculture vetrificati, Johanna Wahl ha permesso alle disposizioni più segrete della sua personalità di manifestarsi in molteplici forme artistiche nel corso della sua carriera creativa.
La sua grande fonte di ispirazione è sempre stata e continua ad essere la natura: una forza interiore e vitale che le concede creatività, attraverso la lettura e lo studio della sua materia, delle sue strutture e delle sue forme imprevedibili.
L’artista ricerca incessantemente le potenzialità espressive del patrimonio naturale che ci circonda silenzioso, le cattura e le traduce in opere che riescono a esprimere anime diverse dalle mille sfaccettature: pure, bianche, minimaliste, colorate e vivaci.
Si tratta di un rapporto arte-natura non più di sola contemplazione, come nell’Ottocento romantico, ma di una relazione attiva e consapevole, figlia della Land Art seppur con modalità e risultati differenti; una ricerca profonda che sfiora l’esperienza dell’arte povera per poi discostarsene, poiché non vi è alcun rifiuto totale dei mezzi espressivi tradizionali e nessuna indagine sociale.
C’è invece un amore incondizionato per la natura e per la dimensione energetica e vitale dei materiali; un sentimento panico espresso in molte opere attraverso intense suggestioni cromatiche, come nei dipinti digitali Intrecci di Guatemala: tele ottenute rielaborando e sovrapponendo al computer fotografie, schizzi a matita, acquarelli e immagini aeree della stessa terra caraibica.
Johanna Wahl è un’artista/artigiana che crea non solo utilizzando le tecniche digitali ma anche la manualità, esercitata e raffinata attraverso l’attività incisoria. Lavora manipolando e plasmando lentamente la materia morbida dei tessuti e delle fibre vegetali, legati al suo mondo creativo ormai indissolubilmente, fino a darle forma, peso e spessore.
Dà corpo e tridimensionalità alle sue interpretazioni della natura e alle sue visioni interne. Solo quando la materia lavorata ha raggiunto l’equilibrio sognato, le concede di vetrificarsi e di immortalarsi nello spazio come vasi, oggetti di design, bassorilievi, sculture sospese come il Velo di Maya. È un atto creativo sacro e continuo come quello della natura naturans, natura formata e formatrice, da cui l’opera d’arte trae origine e fondamento; un processo naturale che dà vita alla materia. E si può cogliere nei tessuti densi e intrecciati, seppur impercettibile, un moto vitale lento e pacato.
Nell’opera solo apparentemente non è distinguibile un’immagine; come per l’arte materica, la materia lavorata è essa stessa immagine, portatrice di comunicazione e significato, di efficacia rappresentativa ed espressiva. Tuttavia, se chiediamo ai nostri occhi di scrutarla e contemplarla, emergeranno dai bianchi bassorilievi paesaggi terrestri e celesti incontaminati, dai vasi/sculture frammenti naturali di minerali, spugne marine, elementi vegetali in un connubio armonico tra colori intensi ed elaborate textures.
La luce penetrando i tessuti scolpiti li rende ancor più vibranti, invitando il nostro senso del tatto a esplorare l’opera nella sua matericità e a entrare in contatto profondo con il mondo naturale, di cui l’artista coglie sapientemente incanto e unicità.
Camilla Gualina
A work of art is a piece of nature seen through a temperament.
E. Zola
Her specialization in Engraving Technique and Graphic Arts, her collaborations as textile designer with top international fashion houses, and her monumental digital paintings and vitrified pictures/sculptures, have allowed Johanna Wahl to manifest the most secret dispositions of her personality in many artistic forms during her creative career.
Nature has always been and still is her great source of inspiration: an inner and vital strength fostering her creativity as she reads and studies its matter, its structures and its unpredictable forms.
The artist relentlessly looks for the expressive potential of the natural heritage that silently surrounds us, she captures it and turns it into artworks that can express different souls with a thousand facets: pure, white, minimalist, colourful and vibrant.
The art-nature relationship is no longer made of sole contemplation, as in the Romantic Nineteenth century, but of an active and aware relationship deriving from Land Art, however with different methods and results; a deep-going research coming close to the experience of impoverished art and then departing from it, because there is no total rejection of traditional expression means and no social research.
There is, however, an unconditional love for nature and for the energetic and vital dimension of materials; a panic feeling expressed in many of her works through intense colour suggestions, as in the digital paintings Guatemala Weavings in which photographs, pencil sketches, watercolours and air images of the Caribbean land itself are processed and layered on canvas.
Johanna Wahl is an artist/artisan who creates not only by using digital techniques but also her manual skill, a skill she has practised and refined through her engraving activity. She works by slowly handling and shaping the soft matter of fabrics and vegetable fibres, now indissolubly connected to her creative world, until it gets its form, weight and thickness.
She gives substance and a three-dimensional shape to her interpretations of nature and her inner visions. Only when the processed material has reached the dreamed-of balance, she allows it to be vitrified and immortalized in space as vases, design objects, bas-reliefs, hanging sculptures like The Veil of Maya. It is a sacred and continuous creative act like that of natura naturans, the formed and forming nature, from which the artwork draws its origin and its substance; a natural process infusing life into matter. And, although imperceptible, a slow and tranquil vital movement can be captured in the thick and weaved fabrics.
Only apparently are we unable to detect an image in her artwork; as in material art, processed matter is itself an image, a carrier of communication and meaning, of representative and expressive effectiveness. However, if we ask our eyes to scrutinize and contemplate it, uncontaminated terrestrial and celestial landscapes will emerge from the white bas-reliefs, natural fragments of minerals, marine sponges, vegetable elements from the vases/sculptures, in a harmonious mixture of rich colours and elaborate textures.
Penetrating the sculpted fabrics, light makes them even more vibrant, inviting our sense of touch to explore the artwork in its material essence and to enter in deep contact with the natural world of which the artist knowingly captures the enchantment and uniqueness.
Camilla Gualina